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Per far decorrere il periodo di sei mesi al termine del quale il dipendente non può più denunciare la ricevuta per
saldo di ogni conto, la ricevuta deve comportare la data della sua firma, indipendentemente dal fatto che sia manoscritto o meno dal dipendente, purché sia certa.
Nel caso di specie il solde de tout compte redatto dal datore di lavoro è datato 17 aprile 2009, e comporta l’indicazione che il dipendente dovrà apporre la formula manoscritta ” bon pour solde
de tout compte “, seguita dalla sua firma e dalla data della firma. Il dipendente firma senza indicare la data.
L’assenza di una data manoscritta dal dipendente priva la ricevuta di qualsiasi effetto liberatorio?
Si ricorda che l’articolo L. 1234-20 del Codice del lavoro prevede semplicemente che il saldo di ogni conto, che fa l’inventario delle somme versate al dipendente al momento della risoluzione del contratto di lavoro, “può essere denunciato nei sei mesi a partire dalla sua firma, trascorsi i quali, tale ricevuta é liberatoria per il datore di lavoro per le somme in esso indicate.
La Corte di Cassazione precisa pertanto nella sentenza riportata che “per far decorrere il termine di sei mesi”.
al termine del quale il dipendente non può più denunciare la ricevuta per il saldo di ogni conto, quest’ultimo deve
includere la data della sua firma, non importa se manoscritta o meno. Nel caso di specie il decorso del termine di sei mesi é stato quindi considerato opponibile al dipendente e al datore di lavoro, in quanto il datore di lavoro aveva datato il momento della consegna del saldo di ogni conto.